L’Abbazia di
Valvisciolo (circa 100 m.sl.m.)
Situata
ai piedi del Monte Corvino (facente parte dei Monti Lepini), affacciata sulla
pianura Pontina, nel comune di Sermoneta, secondo la tradizione sarebbe stata
fondata da monaci greci per essere poi occupata nel XII secolo dai Templari e
infine nel XIV secolo dai Cistercensi. Rappresenta uno dei massimi capolavori
in stile romanico-cistercense della zona. L’abbazia è dedicata al protomartire
Santo Stefano. Anche il nome è avvolto dal mistero, Valvisciolo può significare
Valle dell’Usignolo (vallis lusciniae) o Valle delle Visciole (una varietà di
ciliegie selvatiche).
Il
complesso è costituito dalla chiesa, dalla sala capitolare, dal chiostro e dal
refettorio. La chiesa presenta una facciata semplice, il portale è sormontato
da un rosone. L’interno, a tre navate, è in stile essenziale, eccezion fatta
per il fondo della navata sinistra, dove è collocata la bellissima cappella
dedicata a San Lorenzo, con affreschi del Pomarancio, risalenti al 1589, quando
ci fu la visita di papa Sisto V alla potente famiglia Caetani. Gli affreschi
raccontano storie della vita del santo e di papa Sito II martirizzati nel 258.
Dalla
chiesa, attraverso una porta sul lato destro si accede al chiostro quadrato su
colonnine binate con bei capitelli.
L’abbazia si può raggiungere facilmente dalla Via
Ninfina in direzione di Bassiano.
Foto:
La facciata dell'Abbazia.
L'interno della chiesa.
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